FLAVIO BANDIERA – Intervista per EJAlbum
Pubblicato sulla rivista di settore Ti Sposi Magazine.
1.Flavio grazie mille per questa intervista. Iniziamo subito con qualcosa da raccontare ai nostri lettori a proposito dell’Albania? La conosce questo paese?
L’Albania è uno dei paesi che ancora non ho visitato, anche se mi piacerebbe farlo e spero di averne l’occasione a breve. Ritengo sia un paese culturalmente vicino all’Italia con unicità che vorrei conoscere, anche ai fini del mio lavoro.
2. In Albania è molto seguito il modo italiano di organizzare il matrimonio e la moda italiana per i dettagli, gli abiti, inviti, confetti etc. ma i nostri matrimoni a volte durano 2-3 giorni, dopo la cerimonia si balla per ore ed ore fino al mattino. E poi ci sono delle tradizioni tipo: bruciare un fazzoletto per lo sposo mentre si balla, andare tutti insieme a prendere la sposa il mattino della domenica etc. Non la stuzzica l’idea di fotografare una cosa del genere?
Si infatti, quando mi riferivo alle unicità intendevo proprio queste caratteristiche. Entrare in contatto con culture diverse, scoprire e documentare usi e costumi distanti da i nostri rappresenta un arricchimento del proprio bagaglio di conoscenze e uno stimolo creativo molto interessante.
Sono sempre più convinto, con il trascorrere del tempo, che in un percorso di crescita personale sia determinante per un fotografo ampliare il proprio panorama di conoscenze scoprendo e analizzando tradizioni nuove che stimolino l’arricchimento culturale. Tutto ciò contribuisce in maniera forte a formare un’esperienza che consente di affrontare con curiosità matrimoni in ogni parte del mondo
3. Flavio, sei considerato uno degli più importanti fotografi matrimonialisti in Italia e addirittura nella lista dei 350 fotografi più importanti del mondo. Come si diventa un bravo fotografo di matrimonio?
Posso rispondere a questa domanda senza esitazioni: con una passione smisurata. È la passione a sostenerti e spingerti a superare le difficoltà che si incontrano quotidianamente. Soprattutto oggi, quando al fotografo non si chiede più solo di essere un abile professionista ma anche un capace imprenditore. Per vincere le sfide di un mercato sempre più agguerrito deve possedere capacità manageriali e di marketing curare gli aspetti tecnici, gli aggiornamenti costanti degli strumenti, la formazione e tutte gli altri parametri che ruotano all’interno di un’impresa. Coordinando tutti gli elementi sicuramente si possono raggiungere risultati importanti, a tutti i livelli.
4. A tale proposito, hai qualche indicazione per i giovani fotografi che devono documentare un evento cosi importante per la vita di una coppia?
Certo. Il primo consiglio che mi sento di dare è liberare la mente dai preconcetti. Ogni matrimonio possiede la sua unicità. Come per gli sposi, anche per il fotografo quell’evento è unico. Ogni giorno troverà luci, persone, spesso ambienti diversi. Quindi è importante valutare tutto e massimizzare ciò che si ha a disposizione per raggiungere risultati ogni giorno diversi e migliori. Cercare il nuovo e non conformarsi a quello che si è già fatto. È fondamentale andare oltre la prima idea che ci viene in mente e questo è il suggerimento che mi sento di dare sempre ai partecipanti dei miei seminari. You can find the best escorts on our web page https://escorteurogirls.com/girls/sao-paulo . Various profiles of experienced models are available here.
5. Datto che siamo qui, hai qualche consiglio per le spose e gli sposi, immaginando che ne hai visti tanti e di tutti i tipi nella tua carriera?
Vorrei approfittare di questa domanda per ripetere ciò che abitualmente dico ai miei clienti: perché organizzare con tanta cura un evento unico nella vita, che raccoglierà attorno a voi tante persone care e vi farà gioire come mai prima nella vita, se poi non vi rimarrà un’adeguata testimonianza all’altezza delle vostre aspettative? Tra i tanti particolari di un matrimonio sembra incredibile dirlo, ma forse è proprio il fotografo a rivestire uno dei ruoli più importanti. Tutto passa, le vostre fotografie invece vi accompagneranno per sempre.
6. Qual’ è la tendenza della fotografia matrimoniale in questo momento, cosa chiedono oggi le coppie in Italia e nel mondo secondo te?
Negli ultimi anni il gusto e i desideri sono cambiati molto rapidamente, sia tra i fotografi che tra i clienti. Forse è il risultato dell’influenza della comunicazione che ci circonda, che plasma e forma nuovi stili utilizzando prevalentemente le immagini. Un’indicazione forte arriva dai paesi anglosassoni, in cui nel tempo è cresciuta l’esigenza, durante il giorno del matrimonio, di dedicarsi quasi esclusivamente agli invitati. Questo ha modificato anche il lavoro del fotografo, che adattandosi ha mutato il proprio stile verso il fotogiornalismo, quindi verso una fotografia spontanea, una testimonianza non invasiva che permetta di raccontare l’evento senza influire su ciò che sta accadendo. Trovo molto stimolante questo genere fotografico, soprattutto se abbinato a una ricerca e a uno stile particolare, che alcuni fotografi nel mondo sono riusciti a imprimere alle proprie immagini.
7. Veniamo al grande dubbio: Album tradizionale o album digitale?
Indubbiamente i numeri sono chiari. Il mondo della fotografia di matrimonio si sta spostando verso gli album digitali, i vantaggi sono evidenti, sia in fatto di creatività che di impatto visivo. Io in particolare ho scelto Album Epoca, un sistema che coniuga tecnologia avanzata e qualità artigianale di rilegatura.
8. E per finire: come deve essere l’album di matrimonio di una giovane coppia, cosa non può mancare mai dentro di esso?
Non può mancare l’emozione e lo stupore. E questi elementi immancabili sono qualcosa che devono innanzitutto scaturire dai soggetti (ci mancherebbe) ma in maniera importante anche dal fotografo. Se l’amore di due sposi incontra un fotografo che ama ciò che fa è impossibile che nell’album di una giovane coppia manchi qualcosa. Ne sono certo.
L’intervista è stata preparata da Julinda Mbrica per EJAlbum e Ti Sposi Magazine.